Vigilia di Juventus-Milan, parla Allegri: emozione per il ritorno a Torino, obiettivi rossoneri e focus tattico.
La vigilia di Juventus‑Milan accende i riflettori su Massimiliano Allegri, oggi allenatore del Milan ma per otto stagioni figura centrale nella storia recente della Juventus. La sfida dell’Allianz Stadium si carica di significato emotivo per il tecnico livornese, che però rifiuta ogni lettura personale di “rivincita”, sottolineando l’importanza della gara per la corsa Champions.

“Per me nessuna rivincita”
In conferenza stampa, come riportato da ilbianconero.com, Allegri ha voluto subito chiarire il tono della sfida: “Domani sarà una partita bella, Juventus‑Milan è sempre una partita straordinariamente bella. Per noi è importante fare un passettino in avanti, contro una squadra forte che lotterà per i primi 4 posti. Dobbiamo essere bravi, non sarà facile ma vogliamo passare una buona sosta”.
Nonostante il ritorno a Torino, Allegri ha precisato: “Per me è stata una settimana normale. Domani conta la partita, i sentimenti ci sono ovviamente dopo 8 anni di Juve, spero di fare 8 anni anche al Milan. Domani è una partita importante contro una squadra che non ha mai perso. Sarà una bella partita da giocare”.
Alla domanda sulla possibilità di sbagliare panchina allo Stadium, ha risposto con ironia: “No perché hanno invertito le panchine (ride, ndr)”. Poi aggiunge: “Per me andare in panchina è sempre una grande emozione. Noi dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo finale, il Milan deve tornare a giocare la Champions. Per farlo dobbiamo continuare a lavorare, mancano tante partite e tanti punti. Ci saranno anche momenti difficili, noi dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo”.
Tra tattica e gestione della rosa
Sulla questione emotiva ha ribadito: “Non è una rivincita per me. Quando sono andato alla Juve ho ringraziato il Milan per i primi 4 anni. Prima di tornare qui ho ringraziato la Juve. Domani non è una rivincita, sarà una bella partita. Dovremo fare una bella partita tatticamente”.
Commentando la difesa: “Contro il Napoli abbiamo difeso bene, ma potevamo fare meglio come nell’azione del rigore”. Sul piano della classifica, Allegri ha indicato l’asticella: “Per raggiungere l’obiettivo finale serve un certo numero di punti. Di solito per il quarto posto servono 74‑75 punti. Domani dobbiamo giocare una partita molto tecnica, loro pressano tanto, hanno fatto sempre goal, hanno giocatori importanti. Quando ci sono gare così di solito vengono fuori belle partite, sono gare belle da giocare”.
In merito agli infortunati: “Tomori è a disposizione. Leao ha fatto una bella settimana, è la prima dal 17 agosto. Domenica volevo farlo entrare, ma non così presto. Leao sta crescendo di condizione, così come Nkunku. Oggi c’è l’ultimo allenamento. La prima valutazione sarà su Tomori, gli altri stanno tutti bene. Non dimentichiamo che i cambi sono fondamentali. Ai ragazzi ho detto che la cosa importante è vincere le partite. Oggi deciderò chi far giocare”.
Infine, un pensiero su Rabiot e sulla nuova Juventus: “Rabiot l’ho trovato cresciuto rispetto a quando era con me alla Juve. Ma è normale che sia maturato”. E sul cambiamento delle due squadre: “Il calcio è cambiato tanto, non si possono fare paragoni con il passato: è una Juve diversa, come questo è un Milan diverso da quello che ho allenato la prima volta”.